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Birra Notizie. Il mondo della birra in un click

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Quando si ama la birra è naturale ricercare quanto più informazioni e aggiornamenti, da tutto ciò che gira intorno ad una bottiglia. Ma le informazioni spesso sono sparpagliate da un sito all’altro, portando l’utente a confusione certa! Qualche giorno fa ho avuto modo di scoprire un interessante servizio, capace di convogliare più siti in un unico portale. Una cosa che mi ha entusiasmato moltissimo! In quanto non solo evita inutili perdite di tempo, ma da modo all’utente di selezionare la lettura dell’articolo che più ispira. Mi riferisco a Birra Notizie!

Birra Notizie. Il mondo della birra in un click

Birra Notizie è un progetto nato per fornire quanto più informazioni possibili direttamente sullo smartphone. Il punto di fSchermata homeorza è incentrato sulla raccolta di notizie, provenienti da molteplici fonti specializzate sul mondo brassicolo. Il tema della birra viene approfondito a 360°, trattando in modo dettagliato diversi aspetti. Attraverso la Home è possibile passare dalle news dei principali eventi, alle recensioni delle birre, agli annunci di occasioni, fino ad arrivare all’homebrewing. Un gazzettino brassicolo in piena regola, capace di fornire in modo minuzioso ogni genere d’informazione.

Ma come funziona l’applicazione?

L’applicazione funziona in modo semplice quanto efficacie. Grazie al suo metodo di sincronismo, Birra Notizie riconosce tutte le news dei vari siti ogni qualvolta l’autore fa una pubblicazione,  avvisando l’utente con una notifica. Come quella che si avrebbe per un comunissimo messaggio, per intenderci!



Una volta arrivata la notifica, l’utente sarà libero di scegliere se leggere l’articolo semplicemente Schermata articolicliccando sul pop-up, oppure decidere di rimandare la lettura in un secondo momento. Infatti il sistema dell’applicazione fa si che la news sia ricordata in memoria, la quale verrà evidenziata in grassetto per segnalare all’utente che l’articolo non è ancora stato letto. Inoltre come riportato nella schermata superiore, la Home dell’applicazione da un rapido riepilogo di quanti articoli rimangono da leggere per ogni sito impostato. Questo fa si che nessuna notizia sia tralasciata, garantendo un controllo totale delle informazioni che Birra Notizie riesce a recuperare.

Ma non è ancora tutto! Infatti potrebbe succedere che il sito a cui si è affezionati, non sia presente in quelli precaricati. Niente paura! Birra Notizie offre la possibilità di poter aggiungere tra i preferiti anche i propri siti.

Infatti grazie alla funzione ESPLORA presente nel menù a tendina, andando alla voce FEED collocata nella parte superiore della schermata, è possibile inserire attraverso il pulsante RICERCA l’indirizzo del sito desiderato, in modo tale da poter ricevere gli aggiornamenti automatici.

Adesso non rimane altro che scaricare ed installare l’applicazione dal Play Store di Google (cliccando qui), per poter sfruttare a pieno tutte le potenzialità di questo progetto in continua crescita.

Ovviamente è GRATIS!

Buona birra a tutti.

Margose Birranova. Dal mare alla bottiglia

Uno degli aspetti interessanti di quando s’incomincia a scoprire il mondo brassicolo, è la possibilità di testare con mano la particolarità di una bottiglia di birra. Un esempio evidente è dato dal birrificio Birranova, che tra le bollicine della sua Margose, porta il sapore del mare.

Margose di Birranova. Dal mare alla bottiglia

Dal birrificio Birranova di Triggianello (BA), nasce la Margose una birra arricchita con un ingrediente molto speciale, che solo una regione bella come la Puglia poteva regalare: Il Mare Adriatico!

Parlare di mare con la Margose, non è un paradosso, in quanto l’acqua marina che scorre tra i suoi ingredienti, viene direttamente trattata e fornita dalla Steralmar di Bisceglie. Azienda titolare del brevetto per l’invenzione su un procedimento industriale, che permette di produrre acqua di mare per usi alimentari.

Ma la specialità di questa birra non è un caso. La Margose richiama il Gose di Lipsia, uno stile molto antico, che ha fatto della particolarità sapida un rinomato punto di forza.

Nel bicchiere questa birra si presenta in modo elegante. Colorata di un dorato opalescente, che si adorna con un cappello di schiuma bianca, che da l’idea di morbidezza come se all’interno del bicchiere ci fosse una nuvola.

Al naso la Margose riflette i sentori dello stile a cui appartiene. La sapidità è palpabile, grazie all’acqua marina, ma gli ingredienti che la compongo non sono da meno. Il coriandolo e il frumento emanano note pulite e spiccate, che si fondono a delicati sentori lattici. Il risultato di questa complessità olfattiva introduce facilmente alla bevuta, che già dai profumi, lascia trasparire il suo animo intrigante e dissetante.

Il gusto appare subito perfettamente equilibrato tra sapidità e acidità, i quali vanno in comune armonia con gli aromi agrumati che arricchiscono la Margose. Inoltre l’eccellente dosaggio della carbonazione, una corposità leggera e il moderato grado alcolico (4,6 %vol.), disegnano una bevuta molto allegra e semplice, regalando un finale secco con una sapidità continuata ma estremamente appagante.

Considerazioni

Il birrificio Birranova con la sua Margose, fa rivivere uno stile per certi versi dimenticato. In essa è stata racchiusa un’espressione di grande gusto, associata a una bevuta rinfrescante e dissetante grazie alla sapidità voluta dallo stile Gose, diventando così una perfetta alleata nei giorni più afosi.

Ma non è solo una questione di stile. L’uso dell’acqua marina, ingrediente sapido che richiama le antiche acque del fiume Gose di Goslar, da l’idea non solo di particolarità, ma anche di genuinità e appartenenza ad un territorio che ha tanto da offrire, con le sue risorse incontaminate capaci di portare alto il nome del Made in Italy.

Accostamenti

La Margose del birrificio Birranova è una birra leggera e delicata, nonostante la sapidità. Essa vede un ottimo abbinamento al pesce e a carni bianche, ma si rivela perfetta anche per un aperitivo. Comunque non bisogna dimenticare che sta bene anche da sola, visto che nelle giornate particolarmente calde, va giù veloce. Ovviamente senza esagerare! 😉

Buona birra a tutti.

Bellavita rossa… se durasse!

Continua il percorso brassicolo del bel paese. A risaltare questa volta è una perla calabrese, il cui nome racchiude un tocco fantasioso e spiritoso, che chiunque nella vita almeno una volta avrà pensato. Dal cuore della locride, a Giosoa Ionica (RC) nasce la Bellavita rossa.

Ai sensi…

La Calabria terra da sempre riconosciuta per la sua grande tradizione gastronomica, ricca di vini e di prodotti tipici, non rimane a guardare di fronte al crescente apprezzamento dell’arte brassicola che ha preso piede in Italia. Nell’assecondare questa corrente birraia, Oppedisano srl alla continua ricerca della qualità e dell’eccellenza calabrese, con la collaborazione dei suoi fidati mastri birrai, hanno dato vita alla Bellavita rossa.

Si presenta vestita di un particolare colore ambrato tendente al mogano, il quale accompagna un maestoso cappello di schiuma persistente color panna che regala dei particolari merletti di bruxelles.

Al naso sprigiona un carattere molto accentuato di malto tostato con marcate note agrumate. Il luppolo utilizzato smorza il prepotente sentore maltato, regalando così equilibrio, leggerezza e brio ancora prima di assaggiarla.

Al gusto la bella rossa colora la bevuta. In bocca si sprigionano sapori tostati efficacemente bilanciati dall’amaro del luppolo.

Il gusto è notevolmente arricchito da un’allegra carbonazione, che sostenendo il corpo medio, non annoia mai la bevuta. Il finale viene piacevolmente degustato in bocca grazie a un retrogusto leggermente alcolico.

Considerazioni

La Rossa Calabrese è una birra decisa e intrisa di profumi. Con la sua gradazione alcolica di 6,5 %vol. si mostra forte e a tratti rustica, come la terra che l’ha partorita. Una Amber Ale artigianale che gioca col nome, ispirato tra spirito e fantasia, regala un’eccellenza brassicola unica, frutto della ricerca del buono e del genuino. Bellavita… se durasse la birra nel bicchiere! 😛

Accostamenti

Essendo una birra decisa e rustica vede un perfetto accompagnamento a piatti con guasti altrettanto forti. La si può abbinare a dei primi con sughi, a dei piatti di carne rossa, a salumi e formaggi stagionati. Ma si gusta perfettamente anche con piatti tipicamente calabresi a base di funghi o tartufi, oppure a pietanze piccanti e speziate.

Buona birra a tutti.

Il Birraio matto su YouTube

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Facendo una ricerca su internet oltre a leggere il “come fare” è gradito il contatto diretto con ciò che si vuole apprendere. Il fare birra di certo non fa eccezione anche perché, vedere com’è fatto un ammostamento rende meglio l’idea! Ragion per cui avviso ufficialmente che il Birraio Matto è su YouTube. 🙂

Internet è un posto in continua evoluzione che offre tanto a chi è alla ricerca d’informazioni. In questo senso, l’apprendimento è semplificato grazie alle svariate ore di filmati e tutorial ispirati a qualsiasi cosa l’uomo sia in grado di fare. La birra e il modo in cui è fatta, sicuramente rientra in questa nicchia. Nonostante l’apprendimento fornito da un libro o un articolo non possa essere sostituito, grazie alla minuziosità con cui sono trattati gli argomenti, è giusto riconoscere la potenza del video. In cui è possibile offrire una manualità visiva che meglio coadiuva l’argomento trattato.

Tenendo a mente tutto ciò, l’idea di avviare un canale YouTube cercando di dare qualcosa in più a tutti coloro che seguono il blog, mi è sempre piaciuta. Ma per mancanza di tempo e soprattutto per la difficoltà di stare davanti ad una telecamera, ho sempre rimandato la cosa. Fino a quando ho deciso di iniziare! Ovviamente con tutti gli intoppi del caso. Mi diletto a fare birra non a girare un film! 😉

Obiettivi

Anche non essendo un professionista del settore, so cosa voglio comunicare a tutti coloro che dedicheranno del tempo a guardare i miei video. Il progetto del canale YouTube si fonda sugli stessi principi che hanno spinto il blog a crescere. Principalmente sarà un supporto al blog. In cui verranno forniti approfondimenti su ingredienti, tecniche e consigli per cercare di brassare una buona birra. Con un’attenzione particolare a tutti coloro che muovendo i primi passi in questo mondo, cercano un supporto che vada a compensare errori dovuti all’inesperienza.

Fatta questa piccola premessa, il birraio matto è su YouTube e invito ufficialmente tutti coloro che seguono il blog ad iscriversi al canale e cliccare sulla campanella, per non perdere nessuna delle mie uscite. Ovviamente ricordando che il blog continuerà ad essere un pilastro della mia filosofia sul fare birra.

Buona visione e buona birra a tutti!

 

Birra Gladium. La Symphony

Come detto diverse volte, l’arte brassicola italiana ha fatto passi da gigante, sfoggiando delle proposte particolari e innovative che hanno risvegliato grande interesse da parte di appassionati e non al mondo della birra. È il caso del birrificio Gladium, che presenta la sua birra Symphony.

Ai Sensi…

La birra Symphony, una Belgian Dark Strong Ale del birrificio Gladium, nasce ai piedi dei boschi della Sila, nell’antico borgo calabrese di Zagarise (CZ). La qualità indiscussa di questa birra, ha fatto si che il nome della Symphony, arrivasse come primo classificato, vincendo il premio Eccellenza del concorso nazionale Cervesia 2017.

Si presenta di un intenso e opaco colore rosso scuro, tendente quasi al marrone. Al bicchiere si fa bella, sfoggiando un maestoso cappello di schiuma color nocciola con una tessitura elegante e fine.

Al naso stuzzica la curiosità, regalando la dolcezza del caramello e il fruttato del luppolo, a cui s’intreccia un piccolo anticipo di note tostate provenienti dai malti utilizzati.

Ma è solo al gusto che la Symphony, mette in mostra la sinfonia orchestrale del sapiente impiego degli ingredienti. Regalando note di malto tostato magistralmente bilanciato al dolce gusto di caramello, a cui si accosta un leggero amaro luppolato.

La carbonazione sottile e il corpo pastoso, elogiano il gusto equilibrato e delicato che persiste fino alla fine della bevuta.

Considerazioni

La Symphony del birrificio Gladium, è una birra calabrese che coinvolge il bevitore, attraverso una melodica esperienza sensoriale. È una birra che richiede una bevuta lenta e attenta, grazie anche al suo grado alcolico di 7,6 % vol. che ispira alla meditazione dei profumi speziati e fruttati.

Accostamenti

Nonostante l’importanza meditativa del suo alcol, la Symphony, fa un richiamo anche alla gastronomia della terra calabrese. Trova accostamenti con salumi, tra cui la famosissima n’duja di Spilinga, con ortaggi e carni rosse. Ma non rinnega ne la pizza ne i dolci alla frutta.

Buona birra a tutti.

Taglio sull’accisa della birra

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Finalmente qualcosa inizia a muoversi. Il legislatore nonostante i mille problemi che il nostro paese vanta, ha dato un segnale positivo anche al mondo brassicolo. In che modo? Eseguendo un taglio sull’accisa della birra del 40%.

Un tema cavilloso che genera non poche titubanze. Ma vediamo nello specifico in cosa consiste la legge, a chi è rivolta e che benefici genera.

In cosa consiste il taglio sull’accisa della birra?

Il gravo fiscale sulla birra in Italia è tra i più elevati d’Europa. Se si esegue una comparazione con altri paesi, come la Germania, l’Austria e il Belgio, si scopre effettivamente che il costo di una bottiglia di birra in Italia, comprende oltre il 45% tra IVA e accise sul prezzo finale. In questo senso, la manovra fiscale con la riduzione dell’accisa, va a favorire il settore birraio con l’abbassamento dei costi di produzione ed il relativo potenziamento dell’industria. In sostanza al settore birraio viene data la possibilità di abbassare i costi di quasi 20 cent. per ogni litro di birra prodotto, andando così a risparmiare annualmente un capitale che supera i 10 mila euro. La riduzione prevista dalla nuova legge di bilancio, che entrerà in vigore il 1 luglio 2019, va ad aggiungersi a quella già esistente del 1 gennaio 2019, che aveva già rideterminato il costo dell’accisa da 3,02 € a 2,99 € per ettolitro di birra.

A chi è rivolta la manovra fiscale?

Il taglio sull’accisa della birra, non è rivolto a tutto il settore birraio. Esso si prospetta in particolare ai microbirrifici con una produzione annua inferiore ai 10 mila ettolitri, che arrancando tra tasse e costi di produzione, vedevano una prospettiva di crescita in salita. Cosa non da poco, considerando che questo tipo d’impresa da lavoro a migliaia di persone.

Ma che benefici genera tale manovra?

La domanda che ogni bevitore di birra si pone, è se la riduzione dell’accisa porti dei benefici sul costo al dettaglio. La risposta a tale domanda è NI.

È bene precisare infatti che la rideterminazione dell’accisa comporta un risparmio al microbirrificio, che potrà essere investito sul potenziamento delle strutture e dei macchinari. Ma per vedere una cospicua diminuzione del prezzo finale di una bottiglia di birra, ci vorranno ancora anni affinché il consumatore ne possa effettivamente beneficiare.

Scongiurando ripensamenti da parte del legislatore, direi che l’Italia finalmente ha deciso di rivalutare il settore birraio, dando la possibilità a chi esegue questa passione come professione di eccellere. Ma soprattutto concretizzando la possibilità di accrescere la cultura della birra prodotta in Italia, riducendo così le importazioni di scarsa qualità. Obiettivo ancora lontano da raggiungere, ma chi ben comincia è già a metà dell’opera. 😉

Per il decreto sulla gazzetta ufficiale clicca su link.

Buona birra a tutti

Problemi e infezioni della birra

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La birra è una bevanda complessa e allo stesso tempo delicata. Prodotta fin dai tempi più remoti, oggi “fare la birra” è diventato anche un hobby. Il rapido successo dell’arte brassicola, ha favorito lo studio di tutto il processo birraio, riuscendo così a spiegare scientificamente i vari passaggi che trasformano l’orzo in malto e successivamente il mosto in birra. Il valido supporto scientifico ha fornito migliorie che sono andate ad affinare tecniche e usanze, tramandate da secoli. Ma anche prima della scienza, l’arte brassicola possedeva e possiede tutt’ora delle regole ben precise, che se infrante possono causare la non riuscita della cotta, provocando problemi e infezioni alla birra.

Problemi e infezioni della birra

Dietro ad un bicchiere di birra, si nasconde l’esperienza dei mastri birrai. L’esperienza, frutto di migliaia di cotte, ha portato il birraio professionale ad avere delle accortezze durante tutto il processo brassicolo, con delle differenze qualitative non indifferenti sulla birra finta.

Nonostante fare birra in casa abbia un approccio diverso rispetto ai birrifici professionali, in quanto non si dispone di determinati strumenti, diventa comunque possibile adottare degli accorgimenti simili ai grandi birrai, per garantirsi una birra discreta.

Vediamo di fare un riepilogo per non incombere in problemi e infezioni della birra:

La sanitizzazione

Una delle possibili cause di problemi e infezioni della birra, è legata alla sanitizzazione degli strumenti. La sanitizzazione è uno step fondamentale che occupa il 60% di tutto il processo brassicolo. In parole povere sanitizzare significa, andare a rendere tutti gli strumenti che entreranno in contatto con il mosto, un ambiente inospitale per ogni microrganismo diverso dal lievito utilizzato. Per maggiori informazioni clicca su link.

Errata gestione dell’acqua

L’acqua è l’ingrediente principale della birra. Di solito il birraio alle prime armi sminuisce l’importanza dell’acqua, in quanto non si ha l’accortezza di prestare attenzione ai sali disciolti in essa. L’attenta analisi dei sali nell’acqua, rende possibile interagire sul gusto finale della birra. Per maggiori informazioni clicca su link.

Errata gestione del ph

Il ph è una scala che indica l’acidità di un composto. Nella birra il ph è di fondamentale importanza, poiché favorisce il lavoro per la trasformazione degli enzimi. L’acidità iniziale del mosto, dev’essere compresa tra un range di 5.2 e 5.6 punti. L’accortezza di controllare questo valore attraverso l’utilizzo di acidi alimentari o altri espedienti (come il limone), favorisce il corretto lavoro degli enzimi in tutto il processo brassicolo, garantendo risultati notevolmente migliori sul gusto e sulla struttura della birra. Per maggiori informazioni clicca su link.

Errata gestione degli step dell’ammostamento

Gli step dell’ammostamento, sono i passaggi in cui avviene la trasformazione degli enzimi in zuccheri più semplici. L’errata gestione della temperatura e della tempistica degli step, potrebbe comportare possibili difetti nella birra finita. Per ovviare a questo inconveniente di solito si tende a utilizzare per il metodo all-grain, la tecnica del mono-step. La tecnica del mono- step, più semplificata rispetto al multi-step, prevede dopo aver effettuato il mash in, di portare il mosto ad una determinata temperatura fino alla completa conversione degli enzimi, che di solito avviene dopo 60 minuti. Prestare attenzione agli step, favorisce una buona riuscita strutturale e l’equilibrio tra amaro e alcol. La conversione sarà accertata dal test dello iodio. Ovviamente nessuno vieta di utilizzare il multi-step, ma è consigliabile iniziare con un ammostamento più semplificato per birrai alle prime armi. Per maggiori informazioni clicca su link.

Controllo della temperatura

La temperatura è un altro fattore da tenere bene a mente quando si fa la birra. Essa accompagna il processo brassicolo dall’introduzione dei grani in pentola, fino allo stappo della bottiglia. La temperatura è fondamentale non solo per gli step, in cui avviene la conversione degli zuccheri, ma diventa ESTREMAMENTE importante per la fermentazione, processo in cui il lievito trasformerà il mosto in birra. Non meno importante è la temperatura di maturazione, in cui la birra riposerà e rifermenterà in bottiglia. Il controllo della temperatura favorirà migliorie strutturali oltre al corretto sviluppo aromatico derivante dal lievito. Per maggiori informazioni clicca su link.

Considerazioni

Ogni singolo passaggio se non correttamente eseguito, potrebbe portare a dei problemi alla birra finita. Che siano problemi d’infezione, strutturali, di carbonazione o di gusto, il compromesso per fare una buona birra è la meticolosità. Una buona sanificazione riduce il rischio d’infezione derivante da batteri acetici o lattici, in cui l’unico rimedio è quello di tirare lo sciacquone del bagno. Una volta scongiurato il rischio d’infezione, per cui nel 90% delle volte la birra risulta imbevibile, di solito il tempo di maturazione tenderà a migliorare leggermente eventuali difetti che si potranno riscontrare.

L’esperienza e l’osservanza di queste accortezze, ridurranno notevolmente il rischio di problemi e infezioni alla birra. Non serve scoraggiarsi se nella birra si riscontreranno difetti, oppure sia da buttare. È capitato a tutti! L’importante è ricordarsi che fare birra è un hobby… un bellissimo hobby! 😉

Buona birra a tutti

La birra fa bene

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La birra fin dai tempi più remoti ha conseguito un notevole successo, diventando virale in ogni parte del mondo. Nel corso degli anni, questa rapida espansione a livello mondiale, ha generato diverse correnti di pensiero sulle proprietà benefiche, che sono risultate spesso discordanti tra loro. Perciò è bene una volta per tutte chiarire un dubbio amletico che perseguita il settore birraio da secoli: La birra fa bene?

La birra fa bene?

La birra è una bevanda semplice, quanto complessa. Si compone di quattro ingredienti principali: acqua, malto, luppolo e lievito. Grazie a questo particolare connubio d’ingredienti essa racchiude specifici benefici, che di solito sono occultati da pareri negativi. Le perplessità attribuite alla birra trovano fondamento sulla presenza alcolica che riveste questa bevanda, ma è bene fare alcune delucidazioni a riguardo.

Dire che la birra fa bene, non è un’affermazione errata, in quanto diversi studi supportano questa teoria. Delle ricerche rivelano che essa possiede alcune proprietà che aiutano a prevenire particolari problemi cardiovascolari. Nello specifico aiuta a preservare le lipoproteineil colesterolo buono”, migliorando la circolazione sanguigna. Inoltre grazie alla presenza della vitamina B6, in grado di prevenire l’aumento di un tipo di aminoacido chiamato “omocistrina”, aiuta a ridurre alcune patologie del cuore.

Un altro effetto benefico della birra, riguarda le sue proprietà analgesiche, antiossidanti, antidepressive e antinfiammatorie. Queste proprietà riguardano in particolare due ingredienti che compongono la birra: il malto e il luppolo.

Le virtù degli ingredienti

Il malto è fonte di vitamina B6 e fibre solubili, che aiutano a preservare l’invecchiamento dell’intestino favorendo le sue funzioni e la naturale digestione. Il luppolo invece, appartenente alla famiglia dei cannabinoidi, è una pianta ricca di proprietà analgesiche, anti-ossidanti, antidepressive e antinfiammatorie. Esso contribuisce ad alleviare stress, ansia, sbalzi d’umore, mal di testa e infiammazioni. Inoltre grazie alle proprietà antiossidanti, e in particolare allo Xantumolo (flavonoide), il luppolo è considerato un ottimo rimedio per prevenire gravi malattie, andando a ridurre la formazione di vasi sanguigni difettati, e quindi contrastando la crescita e la diffusione di cellule, che fanno di determinate patologie il loro punto di forza.

Bere birra fa bene anche al sesso. Grazie alla presenza di fitoestrogeni (estrogeni naturali), che aiutano a combattere problemi di eiaculazione precoce. Inoltre grazie alla presenza di ferro, la birra aiuta la produzione di globuli rossi, favorendo un’erezione più facile e più frequente.

Considerazioni

A livello nutrizionale, con particolare riferimento alle diete ipocaloriche, la birra è una bevanda che contiene delle calorie. Le calorie sono frutto dell’alcol, che viene a formarsi dal complesso lavoro del lievito sugli zuccheri. In realtà, come viene precisato da un articolo pubblicato in precedenza sul sito (clicca su link per maggiori informazioni), il problema delle calorie non sussiste visto che si tratta di qualche centinaia di kcal. Il vero problema è dato dall’alcol, che se assunto in maniera eccessiva, provoca il conseguente accumulo di grasso con particolare riferimento a quello addominale, poiché il corpo umano affaticandosi non riesce a smaltirlo.

Ma aldilà della linea, l’assunzione spropositata di alcol, provoca danni irreparabili al fisico e alla mente. Quindi è giusto dire che bere birra fa bene, anzi benissimo, ma SOLO se bevuta in maniera responsabile, senza eccedere nelle dosi. L’eccessivo consumo di alcol vanifica i benefici della birra, oltre a vanificare l’esistenza della vita stessa.

Buona birra a tutti

HORA BENEDICTA ABBEY ALE. La Blond Ale

Continua il percorso brassicolo della birra artigianale made in Italy. Come detto in precedenza, l’arte brassicola italiana viene spesso sottovalutata, portando così l’eccellenza che la contraddistingue a non essere apprezzata fino in fondo. Ma la bella penisola vanta di numerosi enti, che alimentati dalla voglia di ritrovare sapori e profumi della tradizione, portano avanti vere e proprie imprese per far conoscere il bello della cultura mediterranea.  Si parla ancora dell’associazione HORA BENEDICTA ABBEY ALE, questa volta con un’altra creazione che porta alto il nome dell’Italia e della Sicilia, attraverso la Blond Ale.

Ai Sensi…

La Blond Ale della HORA BENEDICTA ABBEY ALE, nasce dalla collaborazione col birrificio Epica di Sinagra in provincia di Messina. È una birra che conquista i sensi attraverso la riscoperta di emozioni che rispecchiano la bellezza dell’essere semplice.

Si presenta con un delicato colore ramato, accompagnato da un generoso cappello di schiuma bianca, che racchiudendo i preziosi sentori, fa sfoggio della sua persistenza attraverso la trama fine e compatta.

Al naso questa birra mostra il suo cuore pulsante, che risulta essere fruttato e delicato. Le note predominanti s’intrecciano tra sentori di miele d’acacia e profumi provenienti dai frutti a pasta gialla.

Al gusto la Blond Ale, regala un’esperienza sensoriale raffinata. Sorseggiandola si ritrova un connubio di sapori che disegna il tripudio tra malto e cereali, confermando ulteriormente il carattere delicato e setoso che questa birra racchiude. La carbonazione decisa accompagnata da un corpo leggero, conciliano gradevolmente la bevuta facendo risultare la birra piacevole e dissetante.

L’amaro è perfettamente bilanciato alla struttura della Blond Ale, regalando un equilibrio simbiotico tra la dolcezza del malto e le note speziate del lievito e del luppolo.

Considerazioni

La Blond Ale della HORA BENEDICTA ABBEY ALE, è una birra che definirei leggera e allegra. Una birra capace di giocare con le note armoniche dei malti e delle spezie, bilanciando la sua struttura al grado alcolico di 6 %vol. Sul finale l’alcol mostra il lato delicato, facendo prevalere al palato un piacevole gusto luppolato.

Accostamenti

La Blond Ale si abbina perfettamente a primi piatti e secondi a base di carne. Ma grazie alla sua raffinata leggerezza si potrebbe accostare anche al pesce.

Per altre informazioni sulla storia dell’associazione HORA BENEDICTA e sulla sua birra Natalizia, leggi anche HORA BENEDICTA ABBEY ALE. La Paul Bricius. 😉

Buona birra a tutti

Ringraziamenti

Si ringrazia per la gentile collaborazione, l’associazione HORA BENEDICTA. Don Vittorio Rizzone (Presidente).

Contatti: [email protected]associazione hora benedicta

HORA BENEDICTA ABBEY ALE. La Monastic Beer

La cultura brassicola in Italia è sottovalutata. Molto spesso occultata da birre provenienti da altri stati, che per fama o per pubblicità, inculcano la loro supremazia qualitativa. Per grande fortuna dello Stivale esistono associazioni e birrifici, che con molta dedizione ed entusiasmo coltivano la passione birraia, producendo vere e proprie perle del mediterraneo. È il caso dell’associazione HORA BENEDICTA ABBEY ALE, capace di realizzare, insieme al supporto della Paul Bricius (uno dei primi birrifici siculi) la Monastic Beer.

Ai sensi…

La Monastic Beer della HORA BENEDICTA ABBEY ALE, nata dalla collaborazione col microbirrificio Paul Bricius & Co. di Vittoria in provincia di Ragusa, è una birra amabile che solletica le papille gustative.

Si presenta in modo imponente, attirando l’attenzione col suo colore mogano. L’incantano dell’occhio continua, regalando subito una schiuma color nocciola, che risulta essere abbondante e persistente con una tessitura finemente disegnata.

Al naso non tardano ad arrivare le note che distinguono questa birra. Al bicchiere s’inebriano sentori speziati, che nella loro complessità ricordano l’alloro, la cannella e la vaniglia.

Ma le sorprese qualitative della Monastic Beer della HORA BENEDICTA ABBEY ALE, non si fermano solo all’olfatto. Essa regala un gusto che risulta essere delicato e raffinato. Si evidenziano lineamenti torrefatti che conducono al caffè e al pane tostato. La carbonatazione è sapientemente equilibrata alla struttura, che attraverso una bollicina allegra e un corpo mediamente leggero, esaltano con classe il gusto.

L’amaro del luppolo è sottile: percettibile ma non eccessivo. Così facendo, i mastri birrai lasciano la scena alle note speziate degli aromi, che sul finale donano un tocco di sicilianità facendo l’inchino ai prestigiosi agrumi  e al gusto intenso del malto.

Un po di storia…

L’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale, fondata da papa Gregorio Magno nel IV sec., venne costruita sulle terre del feudo già allora denominato di San Martino. Fin dai primi anni del monastero, le attività monastiche erano rivolte alla coltivazione di campi, di erbe mediche e da uno scriptorium per la riproduzione di codici. Nel corso dei secoli l’Abbazia, divenne un centro culturale vivace e pulsante, che riuniva ricercatori e studiosi di ogni parte. Il secolo XIX, rappresenta per l’Abbazia una crisi, che porrà fine a tutte le iniziative culturali avviate nei secoli addietro. La crisi comincerà a regredire nei primi anni del XX sec, con la lenta ripresa di attività monastiche dedicate sia alla cultura che alla vendita di prodotti tipici del monastero. Oggi la comunità martiniana composta da 10 membri propone diverse attività, tra cui:

  • Corsi spirituali e conferenze di tipo teologico e biblico;
  • La fondazione di un’Accademia delle Belle Arti, con un occhio di riguardo ai giovani, per la tutela del paesaggio artistico e culturale;
  • L’organizzazione di concerti organistici di musica classica e canto, di mostre e convegni.

Considerazioni

La Monastic Beer della HORA BENEDICTA ABBEY ALE, è una birra nata per lasciare un piacevole ricordo di se. Una Birra d’Abbazia che strizza l’occhio alle Birre Trappiste. Essa attraverso le sue note speziate e il grado alcolico di 8 %vol. sapientemente bilanciato, trasmette il piacevole desiderio di gustare con attenzione il particolare sapore delicato. Ma nonostante la sua anima profonda e riflessiva, s’identifica perfettamente come una birra che vuole essere assaporata in compagnia!

Un po di curiosità…

HORA BENEDICTA è un’associazione che promuove l’arte brassicola d’Abbazia siciliana, valorizzando le antiche ricette dei monaci dell’Abbazia di san Martino delle Scale in provincia di Palermo. L’associazione nata nel Luglio 2009, deve il suo nome alla sagoma dell’orologio astrologico, che s’impone nella parete dello studio dell’Abate dell’Abbazia. Dalla profonda riflessione del nome, l’associazione tende a comunicare un prezioso insegnamento.

  • HORA: è un riferimento temporale, che tende a far riflettere sul tempo che passa. Il tempo sfugge e schiavizza, diventando merce invece d’essere qualcosa che si vive e che faccia costruire.
  • BENEDICTA: si riferisce ai benedettini e alla loro cultura. Ma la parola funge anche come aggettivo dell’ora, che dev’essere benedetta e rivolta al bene, e nello stesso tempo gradita a Dio.

Accostamenti

La particolare struttura della Monastic Beer della HORA BENEDICTA ABBEY ALE, la colloca nel dopo cena. Trova un buon accompagnamento ai dolci, ma può essere tranquillamente sorseggiata come un amaro, conciliando così la digestione.

Buona birra a tutti

Ringraziamenti

Si ringrazia per la gentile collaborazione, l’associazione HORA BENEDICTA. Don Vittorio Rizzone (Presidente).

Contatti: [email protected]associazione hora benedicta