Dry hopping: Tutti i dettagli sulla luppolatura a freddo!

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Dry hopping: Tutti i dettagli sulla luppolatura a freddo!
Dry hopping: Tutti i dettagli sulla luppolatura a freddo!

Il dry hopping, ovvero la luppolatura a freddo, è una tecnica molto apprezzata dagli homebrewers. Tipica di alcuni stili brassicoli, conferisce particolari profumi che arricchiscono la struttura organolettica della birra, donando altresì un’intensa importa luppolata. Ma perché fare il dry hopping, e quando è davvero indispensabile farlo? Vediamo di scoprire questi e altri dettagli sulla luppolatura a freddo.

Indice

  1. Perché si fa il dry hopping?
  2. Quando fare il dry hopping?
  3. Che tipo di luppolo utilizzare?
  4. Quanto luppolo aggiungere?
  5. Per quanto tempo deve durare il dry hopping?

Perché si fa il dry hopping?

punto interrogativo

Alcuni stili brassicoli sono caratterizzati da un profilo luppolato piuttosto intenso. Per ottenere questa particolare impronta luppolata e donare altri raffinati sentori alla birra finita, si utilizza la tecnica del dry hopping (tradotto luppolatura a freddo).

Durante la classica luppolatura, il luppolo subisce il calore della bollitura. Il calore provocherà l’evaporazione di gran parte degli oli essenziali, che di conseguenza non potranno arricchire il profilo aromatico della birra. Nel dry hopping, invece, questo non succede! Non essendoci calore non ci sarà l’evaporazione degli oli essenziali che di conseguenza saranno rilasciati nel mosto.

Quando fare il dry hopping?

Per avere una buona estrazione aromatica dai luppoli, è necessario che la luppolatura a freddo sia fatta al momento giusto. Solitamente quest’ultima si esegue dopo la prima fase di fermentazione. Ma per quale motivo?

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clessidra

Il dry hopping teoricamente potrebbe essere effettuato dopo l’inizio della fermentazione primaria. In questa fase però il lievito, nel suo momento più vigoroso, produce parecchia CO2 che di conseguenza farà evaporare parte degli oli essenziali del luppolo. Inoltre la percentuale che il mosto possa contrarre qualche infezione, aumenta sensibilmente. Clicca qui per scoprire di più sulla fermentazione!

Un altro momento in cui poter effettuare il dry hopping è dopo la fermentazione tumultuosa. In questa fase il mosto, quasi trasformato in birra, acquisisce un determinato grado alcolico, inoltre il ph risulta essere inferiore rispetto a quando la fermentazione è iniziata.

Questa serie di fattori riduce di gran lunga la possibilità di contrarre infezioni al mosto. Per di più non essendoci una produzione eccessiva di CO2, gli oli essenziali del luppolo rimangono intrappolati nel mosto. Per questi motivi, il momento che segue dopo la fermentazione tumultuosa è il più indicato!

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Che tipo di luppolo utilizzare?

Solitamente per fare dry hopping si utilizzano luppoli con un Alfa Acido basso, in quanto possiedono una carica amaricante piuttosto ridotta. Questo di conseguenza permetterà l’estrazione delle sole essenze aromatiche, senza che la birra sia interessata da particolari sapori amari.

luppolo

In commercio esistono tanti tipi di luppolo, che mettono il birraio di fronte a una scelta piuttosto ampia. Esistono luppoli dall’aroma speziato, floreale, agrumato oppure erbaceo, disponibili sotto forma di fiori, pellet e plags.

La scelta dell’aroma solitamente è vincolato allo stile, sebbene esistano diversi freestyle con una struttura aromatica complessa e armoniosa. La scelta del formato, invece, dipende spesso dal birraio, che la decide in base alla comodità d’utilizzo.

Tuttavia è comune utilizzare i pellet, che essendo tritati finemente, risultano di grande comodità. Oltretutto si trovano in commercio in pratiche confezioni, già predisposte per la luppolatura a freddo.

Purtroppo però i pellet impongono la filtrazione con un filtro molto stretto, per evitare residui di luppolo che finiranno inevitabilmente nel bicchiere. Per risolvere questo inconveniente, in commercio si trovano strumenti di filtrazione (sacchetti di nylon o acciaio inox. Scopri di più su cosa comprare per fare birra cliccando qui) che permettono di fare dry hopping anche utilizzando il pellet, evitando però di “sporcare” il mosto.

I fiori e i plags, invece, sono più scomodi da inserire nelle calze filtranti, ma risultano avere maggiore potere aromatico perché subiscono meno trattamenti!

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Quanto luppolo aggiungere?

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Il peso relativo al luppolo di dry hopping dipende da diversi fattori, che riguardano innanzitutto la ricetta e lo stile. Ogni stile ha un piano aromatico ben definito! Ad esempio lo stile IPA prevede una base luppolata molto intensa.

Un altro fattore da valutare è il tipo di luppolo che s’intende utilizzare, in quanto ci sono luppoli che possiedono aromi più marcati di altri. In ultimo bisogna considerare quale formato preferire. Usando i pellet, ad esempio, si dovranno aggiungere più grammi, in quanto questi sono trattati in modo diverso dai fiori e dai plags.

Per quanto tempo deve durare il dry hopping?

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Il tempo di durata del dry hopping è relativo all’intensità dell’aroma che vogliono imprimere alla birra. Solitamente si considera un tempo d’infusione di 3-5 giorni, che comunque potrebbe anche variare. Tuttavia superato questo periodo, la presenza del luppolo nella birra potrebbe portare sentori resinosi troppo marcati.

Se vuoi scoprire come fare il dry hopping segui la mia guida cliccando qui.

Buona birra a tutti.

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