Biab: il sogno proibito degli homebrewes d’appartamento!

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Biab: il sogno proibito degli homebrewes d'appartamento!
Biab: il sogno proibito degli homebrewes d'appartamento!

L’evoluzione delle tecniche brassicole ha permesso di fare birra in tutta semplicità, mantenendo tra l’altro inalterati gli alti standard qualitativi delle tecniche più articolate. Il progresso inoltre ha permesso di snellire il processo brassicolo, con “escamotage” appositamente pensate per fare birra anche in spazi ristretti, nell’ottica appunto che la maggior parte degli homebrewers non possiede aree smisurate per piazzare pentole e fermentatori. Tra le tecniche migliori, che permettono di birrificare in spazi davvero ristretti, c’è BIAB, il sogno proibito degli homebrewers d’appartamento!

Indice

  1. Il metodo BIAB
  2. Cosa serve per fare birra in BIAB?
  3. Pro e contro del metodo BIAB
  4. Considerazioni

Il metodo BIAB

Il metodo BIAB, acronimo di brew in a bag, consiste nel birrificare letteralmente all’interno di una sacca. Si tratta di una tecnica che snellisce i passaggi e i costi iniziali dell’All Grain, consentendo anche agli homebrewers d’appartamento (e non solo) di realizzare birra casalinga in modo semplice, pratico e veloce.

In cosa consiste?

sacca filtrante

La birra realizzata in BIAB, si produce utilizzando un solo recipiente. Tutta l’acqua è scaldata alla temperatura d’ammostamento in una pentola che vedrà i grani inseriti in una grain bag. Finito l’ammostamento la sacca verrà rimossa dalla pentola, per proseguire successivamente verso la luppolatura.

Sostanzialmente questa tecnica riduce i passaggi dell’All Grain classico, bypassando la fase di sparge. Rimane comunque a discrezione del birraio la possibilità d’interagire con malti, acqua e Ph, consentendone le opportune modifiche.

Tuttavia birrificare senza sparge determina un’efficienza minore dell’impianto. Per risolvere questa spiacevole problematica nel metodo BIAB la proporzione acqua/malto passa da 3 l/kg (All Grain) a 5 l/kg (BIAB).

N.B.: Per avere un calcolo corretto dell’efficienza dell’impianto è bene considerare anche l’assorbimento dei grani in pentola. Ogni chilo di malto assorbe circa 1,1 litri d’acqua, che dovranno sommarsi ai litri d’acqua evaporati durante la bollitura. La somma di queste perdite dovrà essere considerata in fase d’ammostamento, e reintegrata per ottenere i litri di birra desiderati.

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Cosa serve per fare birra in BIAB?

Come anticipato, la tecnica BIAB è un concentrato di semplicità e ottimizzazione. Tale ottimizzazione, si riflette anche sull’attrezzatura necessaria per iniziare a birrificare in BIAB. Nello specifico è richiesto:

  • Pentola. Consiglio una pratica pentola elettrica, che consente di essere indipendenti dal piano cottura. In alternativa potrete optare per una pentola in acciaio inox a cui dovrete adattare un rubinetto;
  • Bilancia di precisione. Utile per pesare i sali con cui modificare l’acqua e i luppoli per luppolare il mosto;
  • Termometro. Meglio uno termometro da cucina, tarato per le alte temperature e con una sonda abbastanza lunga;
  • 1 Sacca in poliestere, meglio se di voilè svizzero. Il voilè svizzero è un particolare tipo di poliestere, utilizzato per fare le tende e reperibile in merceria. In alternativa è possibile acquistare una grain bag;
  • pot 550482 640
    Doppio Fondo
    . Il doppio fondo è un disco sollevato in acciaio inox, inserito sul fondo della pentola. Esso viene utilizzato per non danneggiare la sacca a causa delle temperature elevate che si raggiungono sul fondo della pentola. Reperibile presso i rivenditori per homebrewing, ma facilmente sostituibile da uno scolapasta in acciaio inox rovesciato e adagiato sul fondo della pentola;
  • Kit di fermentazione. E’ consigliabile l’acquisto di due fermentatori fin da subito, in modo da rendere possibile le operazioni di travaso spesso essenziali nella birrificazione;
  • Serpentina di raffreddamento (opzionale ma di grande aiuto);
  • Phmentro (opzionale). Strumento utile per chi intende prendere in considerazione la misura e la gestione del ph;
  • Mulino per la macina dei grani (opzionale). Si tratta di un accessorio che può essere tranquillamente ricavato da una vecchia macchina per stendere la pasta. Tuttavia è possibile acquistare malto già macinato dai vari negozi per homebrewing.

N.B: Vorrei precisare che le attrezzature consigliate, non sono incentivate da nessun venditore. Sono attrezzature che io stesso ho testato durante le mie birrificazioni casalinghe, per cui effettivamente performanti! Tuttavia la maggior parte dei link inseriti fanno parte della mia affiliazione Amazon, che mi riconoscerà una piccola percentuale sul vostro acquisto.

Coloro che saranno intenzionati ad acquistare le attrezzature lo potranno fare comodamente dal link, che vi riporterà al vostro account Amazon senza nessun costo aggiuntivo e in totale sicurezza. Questo, inoltre, vi consentirà qualora avrete piacere di contribuire al progetto del “Il Birraio Matto”. Grazie a tutti coloro che lo supporteranno!

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Pro e contro del metodo BIAB

Come tutte le tecniche anche il BIAB possiede dei pro e dei contro, su cui ogni homebrewer dovrebbe riflettere prima di cimentarsi. Ecco un rapido riepilogo:

PRO

pollice in su
  • Richiede poca attrezzatura (piccolo investimento iniziale);
  • Permette di birrificare in spazi ridotti;
  • Facile approccio per i neo birrai;
  • Permette di modificare i parametri della cotta (maltoacquaph);
  • Tempi ridotti di birrificazione.

CONTRO

pollice in giù
  • Difficile gestione del sollevamento della sacca piena di malti a fine ammostamento (alcuni homebrewers utilizzano sistemi di carrucole ancorate al tetto per il sollevamento della sacca). FARE ATTENZIONE ALLE SCOTTATURE;
  • Birra meno limpida. La mancanza dello sparge non aiuta la filtrazione del mosto attraverso le trebbie. Questo comporta un mosto più grezzo e quindi una birra finale leggermente più torbida.

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Considerazioni

Il metodo BIAB è da sempre considerato l’alternativa dell’All Grain, in quanto consente di ottenere ottime birre senza complicarsi troppo la vita con spazi, attrezzature e steps di birrificazione.

lampadina accesa

Sicuramente è la tecnica prediletta da chi possiede spazi ridotti e quindi birrifica tra i fornelli di casa. Tuttavia molti homebrewers sconsigliano questa tecnica, in quanto determina risultati inferiori rispetto al metodo classico. Naturalmente di scientifico in merito non c’è nulla, per cui deduco che sia sono una questione preferenziale priva di qualsiasi fondamento.

Anzi personalmente la consiglio a tutti coloro che si approcciano all’homebrewing, ma la consiglio sopratutto a coloro che vivendo in appartamento non hanno tanto spazio a disposizione. Se vuoi sapere come birrificare in BIAB clicca quì.

Buona birra a tutti.

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Avatar di Il Birraio Matto
L'approccio alla birra? Pura curiosità! Col tempo la curiosità si è tramutata in passione e voglia d'imparare, scoprendo aspetti di una bevanda per niente scontata. Quasi per caso scopro la possibilità di fare birra in casa, e da lì la passione diventa qualcosa di più. Autodidatta convinto, ho iniziato a divorare pagine di libri, blog e forum, fino a realizzare nel 2015 la mia prima birra in casa! D'allora ad oggi, la voglia d'imparare e scoprire nuovi aspetti della birra non si è mai placata. Ma una cosa in realtà da quel 2015 è cambiata: la consapevolezza che il mondo della birra è un viaggio infinito e meraviglioso! Buona birra a tutti

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