Quando si beve una birra ci si aspetta, prima ancora di appoggiare il bicchiere alle labbra, di sentire il classico e scontato profumo maltato e luppolato. Ma l’intenditore, sa bene che l’aroma della birra è un aspetto che non può essere per niente sottovalutato e ancor meno scontato.
L’aroma della birra dipende da un’innumerevole serie di fattori, che coadiuvano alla definizione del carattere e dello stile che il birraio vuole proporre. Gli ingredienti principali quali malto, luppolo e lievito, di solito sono i responsabili dell’aroma. Ma a volte il birraio propone varianti che vanno a stravolgere la “naturalezza” che la birra stessa possiede. Non è raro infatti, che tra i vari ingredienti dietro l’etichetta di una birra, spunti l’intruso! Tra agrumi, radici, miele, frutti e spezie, sono infinite le combinazioni che il birraio può utilizzare nella sua cotta.
Ma non tutti gli aromi dipendono dall’estro del birraio. Molti stili, impongono l’utilizzo di aromi, per donare un tocco speciale e particolare alla birra. Basti pensare allo stile Blanche, che richiede tra i vari ingredienti, l’uso di scorze d’agrume. L’utilizzo di tale aroma, dona alle birre che appartengono a questo stile, ancora più freschezza e facilità di bevuta.
Ma lo stile Blanche non è l’unico a richiedere aromi aggiuntivi. Esistono molte varianti, come gli stili Fruit, che uniscono alle bollicine della birra, anche lo spirito della frutta.
Considerazioni
L’aroma della birra, è un argomento che apre molteplici strade, in cui un birraio può esprimere la propria fantasia. Nella fattispecie, fare birra in casa, da la possibilità di liberare le proprie idee creative. Ma è bene tenere a mente la solita regola: mai esagerare!
Nessuno vorrebbe bere un succo di frutta o una centrifuga di liquirizia al posto di una sana birra 😛
Nei prossimi articoli, approfondiremo l’ingredienti aromatico e come aromatizzare.
Buona birra a tutti