Roma: La birra inonda Piazza Trilussa al grido “noi non siamo la movida”

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Roma: La birra inonda Piazza Trilussa al grido
Roma: La birra inonda Piazza Trilussa al grido "noi non siamo la movida"

Dopo la recente manifestazione del Pigneto, la birra continua a scorrere tra le vie della Capitale arrivando anche nella storica Piazza Trilussa di Trastevere, simbolo dalla movida romana. Piazza tra l’altro già chiusa durante il fine settimana dalle 21 alle 24 (prima del DPCM) dalla Sindaca Raggi per contenere i contagi da Covid19. Ebbene, lunedì 26 ottobre 2020 (primo giorno del coprifuoco imposto in regione) la scalinata della celebre piazza situata tra il Lungotevere della Farnesina e il Lungotevere Raffaello Sanzio diventa l’incontro, insieme al MIO (Movimento Imprese Ospitalità), di ristoratori, barman e imprenditori dell’Horeca per un flash mob pacifico in cui sono stati sversati fiumi di birra scaduta.

La Birra di Piazza Trilussa: il simbolo della tragedia Horeca

Si tratta dell’ennesima dimostrazione, questa volta organizzata dall’Italian Hospitality Network, che identifica una situazione disperata comune a tanti gestori d’Italia. Un problema serio che rischia di culminare in una moria infinita di locali, incapaci di ottemperare alla pressione sempre più pesante delle spese a fine mese.

birra sversata in piazza Trilussa a Trastevere
Birra sversata in Piazza Trilussa a Trastevere

Noi non siamo la movida” gridano in coro i numerosi partecipanti al flash mob. Un grido sia di sgomento per le tante problematiche senza una reale soluzione, sia di speranza nel mantenimento degli impegni avanzati dal Premier Conte.

La birra dunque inonda anche Piazza Trilussa, simboleggiando la tragedia del settore Horeca, il quale non può pagare il pegno di questo disastro sociale, sanitario ed economico. Un settore definito quasi “untore”, che nei mesi successivi al lockdown ha dovuto investire in una ripartenza sicura e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Per cui è bene ricordare ai governanti che il problema non sono i ristoranti, i pub, le birrerie e qualsivoglia locale che apre le serrande alle 18:00. Il problema sono gli assembramenti nelle piazze, gli autobus pieni e i settori mal gestiti. La cattiva organizzazione di risorse come l’App Immuni non funzionante a dovere, come documenta il buon Giulio Golia delle Iene.

Il problema sono la miriade di “stronzate”, passatemi il termine, di tutte quelle logiche insensate che hanno spinto tanta gente a non credere nel virus. Il virus esiste e fa male davvero, ma soprattutto sta annientando il nostro paese. Ci vogliono aiuti dalle istituzioni, più controlli nel rispetto delle norme e il buon senso civico insito in ognuno di noi. Solo attraverso il buon funzionamento di tutti questi ingranaggi riusciremo a rialzare la testa di nuovo!

Buona birra a tutti.

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