Proteste per i nuovi DPCM. A Roma la birra scaduta finisce per strada!

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Proteste per i nuovi DPCM. A Roma la birra scaduta finisce per strada!
Proteste per i nuovi DPCM. A Roma la birra scaduta finisce per strada!

Il clima italiano delle ultime settimane si è decisamente inasprito a causa della seconda ondata di un virus ostinato e pericoloso. Il crescere della curva epidemiologica ha spinto inevitabilmente il Governo a dare un ulteriore giro di vite alle già difficili limitazioni di bar, ristoranti e pub. Senza parlare ovviamente di tutte le altre attività che resteranno chiuse. Tuttavia le tasse ci sono e la lotta per rimanere a galla dietro questa complessa crisi economica, sociale e sanitaria si fa sempre più ardua. La gente è stanca e, tra rabbia e disperazione, scende in piazza a manifestare. Tralasciando i tristi avvenimenti di qualche giorno fa che hanno tramutato il dissenso e il malcontento in vandalismo e violenza verso la povera gente, le forze dell’ordine e la città, al Pigneto di Roma la birra invenduta purtroppo scade nei fusti e finisce per strada simboleggiando la moria di tante aziende che rischiano il fallimento.

Fiumi di birra per strada, Roma si ribella ai nuovi DPCM

Fusti di birra per strada

Succede pomeriggio 23 ottobre 2020 nel quartiere Pigneto di Roma, uno dei centri più frequentati dalla movida capitolina. “Quello che stiamo buttando è il lavoro dei nostri fornitori – commenta Paolo Bianchini, presidente del M.I.O (Movimento Impresa Ospitalità) -. Ma quello che stiamo buttando purtroppo è birra che sta scadendo nei nostri locali. E’ birra artigianale non filtrata che è morta in questo fusto di birra, un simbolo di come purtroppo stanno morendo le nostre aziende. Il Governo è responsabile anche di questo!“.

Bianchini

Una scena molto simile a quella dei pastori sardi che buttarono il latte per strada, così finiscono sversati a Roma tre fusti di birra avariata. “Presidente Conte – continua Bianchini – lei parla di ristori, ma quando arriveranno? Quando le nostre aziende saranno morte o le banche della speculazione internazionale avranno finito di fare i loro investimenti nella nostra nazione? Quando i cinesi avranno comprato tutti i nostri alberghi o quando la malavita avrà comprato i nostri ristoranti con 2 euro? Chiediamo che le nostre attività vengano chiuse per decreto e non per fame, perché qui siamo alla fame!“.

In tutta Italia hanno sacrificato aziende per non assumersi la responsabilità di aver ammassato le persone nei mezzi di trasporto pubblico – afferma Bianchini -. Per non assumersi la responsabilità di non aver fatto nulla in questi mesi negli ospedali italiani“.

Parole forti e scene toccanti dunque, per tanta gente disperata che si ritrova a chiudere definitivamente la saracinesca delle loro attività. Aziende che hanno contribuito sempre e comunque al benessere del paese e che adesso richiedono una risposta a loro dovuta. E’ gente che aspetta un aiuto dai governanti che non può e non deve assolutamente tardare ad arrivare!

Covid19: serve anche un dovere civico e morale

fusti di birra per strada

La birra per strada simboleggia il malessere di un settore decisamente penalizzato da mesi di atteggiamenti semplicistici di persone incoscienti e leggi sbagliate. Perché è giusto criticare gli errori di un Governo, ma è altrettanto giusto ricordare che ci troviamo a pagare per tanta gente incapace di sottostare a delle semplici regole senza un cane che faccia loro la guardia.

Mesi in cui siamo stati assaliti da negazionisti, complottisti e incoscienti. Falsi scienziati, finti medici e politici scellerati che hanno insinuato il dubbio sull’esistenza di un virus, il quale nella primavera del 2020 ha riempito interi camion militari di cadaveri. Fino a che punto si dovrà arrivare per prendere coscienza del problema? Quante persone dovranno pagare con la vita ancora? Quante famiglie dovranno ridursi in povertà, perché l’uso della mascherina è considerata una forma di “schiavitù”?

Che il Governo si prenda le sue responsabilità fornendo sostegno e solidarietà a chi si alza la mattina e combatte tutto il giorno per portare a casa la “pagnotta”. Ma che dall’altra si risvegli il dovere civico e morale di rispettare le regole, perché il Covid-19 esiste ed è un problema collettivo.

Buona birra a tutti.

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