Le Donne della Birra: Il sondaggio sui nuovi stili di consumo

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Le Donne della Birra - Il sondaggio
Le Donne della Birra - Il sondaggio

La quarantena dovuta all’emergenza sanitaria, che tra febbraio e aprile ha spinto milioni di persone a barricarsi in casa, ovviamente ha lasciato un segno indelebile su tutti noi. E’ impossibile dimenticarsi di come, nel coso di quelle interminabili settimane, siano cambiate le abitudini della “normalità”. Eppure anche in quel frangente, che ha colpito salute ed economia, qualcosa si è modificato. In particolare si è registrato un picco di preferenze per gli acquisti online, considerati pratici e sicuri nel periodo del lockdown. Dell’e-commerce ne ha beneficiato anche la birra, sopratutto quella artigianale, permettendo così a molte persone di conoscere e apprezzare questa preziosa bevanda. Sull’argomento, l’Associazione “Le Donne della Birra” ha lanciato un singolare sondaggio, il quale ha fornito dei risultati davvero interessanti.

Il sondaggio: “Birra e Nuovi Stili di Consumo”

L’iniziativa parte dall’Associazione “Le Donne della Birra”, che tra il 23 aprile e l’11 maggio realizza un sondaggio denominato “Birra e Nuovi Stili di Consumo”. Si tratta di un dettagliato reportage, il quale evidenzia e analizza i comportamenti dei consumatori di birra durante la fase di lockdown.

Per l’indagine sono state raccolte 650 interviste online, estrapolate da un ventaglio di consumatori “esigenti” di birra (elevata la presenza di professionisti del settore). I risultati, pubblicati sul sito dell’Associazione, hanno evidenziato tre punti principali:

  • un terzo dei consumatori di birra più esigenti ha aumentato i consumi durante il lockdown scegliendo soprattutto produzioni artigianali;
  • sono triplicate le vendite online: per 1 consumatore su 2 si tratta di una nuova abitudine che rimarrà anche oltre l’emergenza Covid;
  • riscuotono successo le degustazioni e gli eventi in video: un supporto all’ecommerce in cui i social media hanno giocato un ruolo chiave.

Nella prima slide del sondaggio si nota una crescita del consumo di birra durante il lockdown. Il 31,8% degli intervistati ritiene di aver aumentato il consumo di birra, mentre il 23,5% sostiene di averli diminuiti. Il dato evidenzia una situazione tutto sommato stabile, tant’è che il 44,6% ha affermato di aver mantenuto inalterato il consumo di birra durante la quarantena.

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Nel bicchiere soprattutto artigianali italiane

La seconda slide offre uno chiaro responso di come sia mutato il modo di acquistare durante la quarantena. Prima dell’emergenza sanitaria, il principale canale di vendita delle birre artigianali era rappresentato dai locali specializzati (pub, birrerie, ecc.).

Col lockdowon l’e-commerce e le piattaforme dedicate alla birra sono dilagate, rivelandosi una modalità pratica, sicura ed efficiente. Queste caratteristiche hanno spinto i consumatori ad acquistare, tant’è che 6 su 10 hanno preferito l’acquisto online.

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Attraverso le vendite online i consumatori hanno scoperto nuovi prodotti, e dal sondaggio emerge che quasi 1 consumatore su 2 (45,4%) ha cambiato (in parte o totalmente) abitudini di bevuta (marche, stili, ecc.). In particolare i dati sottolineano come il 77,7% degli intervistati ha preferito il consumo di birre artigianali.

Ma la slide pubblicata da “Le Donne della Birra” evidenzia un altro importante dettaglio del mercato birraio. Il 39,1% dei consumatori si è rivolto direttamente ai canali web dei birrifici, un aspetto che prima della quarantena era del tutto dimenticato.

Va considerata anche la preferenza della GDO che, ricevendo il 43,2% dei consumi, rimane un grosso canale di vendita. Tuttavia si tratta di un tema alquanto delicato, che ha scatenato non poche polemiche, e che per motivi organizzativi e sicuramente culturali rimane ancora un sogno nel cassetto.

Un’abitudine destinata a rimanere

La terza e ultima slide del sondaggio dell’Associazione “Le Donne della Birra” fornisce un quadro di ciò che potrebbe essere il futuro della birra artigianale. Naturalmente il ritorno alla “normalità”, non precluderà le modalità d’acquisto di questo periodo. Infatti il 23,5% continuerà ad acquistare online dopo l’emergenza, mentre il 28,6% lo farà di tanto in tanto.

Emergono anche i pregi e difetti di questo ritrovato canale di vendita. Il 76,4% apprezza la grande comodità di un servizio che permette di vedersi recapitare birre di qualità a casa, mentre il 23,3% ammette che il sistema online può comportare danneggiamenti vari (rotture, catena del freddo, ecc.).

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Quello che sicuramente diventa rilevante è il potenziale di una vendita rimasta, prima della quarantena, ai margini del sistema. Spesso non considerata dagli addetti ai lavori e per questo meno sviluppata rispetto ai canali principali di distribuzione.

Tuttavia il cambio di prospettiva fornito dalla vendita online ha sicuramente dato sussistenza a birrifici e locali specializzati, costretti dal lockdowon a chiudere la serranda. Si tratta sempre di una piccola percentuale se paragonata ai proventi della vendita al dettaglio, che comunque d’ora in poi è impossibile non prendere in considerazione.

Ma Internet, durante la quarantena, non si è limitato solo all’e-commerce. Il lockdown ha generato eventi e meeting, realizzati da una grande community che ha proliferato tra social e piattaforme dedicate. La parabola della birra artigianale è arrivata dappertutto, e questo è stato solo un immenso beneficio.

Infatti nonostante si tratti di un nuovo approccio del settore, il contesto che si è venuto a creare, va oltre la vendita. E’ servito sopratutto a prendere coscienza della birra artigianale, della sua cultura, dei suoi costi e del suo universo, che tutto sommato la nostra cultura potrebbe accogliere e italianizzare.

Buona birra a tutti.

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Avatar di Il Birraio Matto
L'approccio alla birra? Pura curiosità! Col tempo la curiosità si è tramutata in passione e voglia d'imparare, scoprendo aspetti di una bevanda per niente scontata. Quasi per caso scopro la possibilità di fare birra in casa, e da lì la passione diventa qualcosa di più. Autodidatta convinto, ho iniziato a divorare pagine di libri, blog e forum, fino a realizzare nel 2015 la mia prima birra in casa! D'allora ad oggi, la voglia d'imparare e scoprire nuovi aspetti della birra non si è mai placata. Ma una cosa in realtà da quel 2015 è cambiata: la consapevolezza che il mondo della birra è un viaggio infinito e meraviglioso! Buona birra a tutti

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