Il Covid-19 colpisce ancora: Heineken pronta a licenziare 8.000 dipendenti

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Il Covid-19 colpisce ancora: Heineken pronta a licenziare 8.000 dipendenti
Il Covid-19 colpisce ancora: Heineken pronta a licenziare 8.000 dipendenti

Chi ricorda il profumo della normalità? E’ passato un anno ormai dall’incontro con un nemico invisibile, capace di sconvolgere gli assetti politici, sanitari, economici e sociali del mondo intero. Il Covid-19 però, nonostante il trascorrere del tempo, non accenna a fermare la sua corsa contro l’umanità. Ridotta un po’ per abitudine e un po’ per sfinimento a conviverci forzatamente. Eppure ecco l’ennesimo colpo di scena dell’inarrestabile virus che, tra mutamenti e timide campagne vaccinali, minaccia anche l’impero delle multinazionali birraie finora apparentemente risparmiate. Questo perché il blocco del canale Ho.Re.Ca (principale mezzo di vendita della birra) dovuto al Covid-19, ha pesantemente gravato non solo sui birrifici artigianali, ma anche sulle grandi industrie birraie come Heineken, che si ritrova oggi pronta a licenziare 8.000 dipendenti.

Posti di lavoro Heineken in bilico a causa del Covid-19

E’ la triste notizia trapelata dalle alte sfere del colosso birraio olandese che, nonostante gli introiti della Grande Distribuzione protratti anche durante il Lockdown, si ritrova a fare i conti con un pesante calo di fatturato derivante dalla chiusura di bar e pub in tutto il mondo.

bottiglie allineate Heineken che simboleggiano l'interruzione della produzione causa Covid-19

La rimodulazione del personale però non è una notizia dell’ultimo minuto. Heineken, infatti, che offre lavoro a oltre 85.000 impiegati e rappresenta 300 marchi internazionali, regionali e locali, comunicò già lo scorso 28 ottobre 2020 la volontà di fare un taglio dei dipendenti.

Tuttavia il colosso birraio olandese all’epoca non comunicò i numeri ufficiali del licenziamento. Una manovra contemplata nel piano EverGreen, il quale mira attraverso una serie di tagli e organizzazioni interne a rialzare il bilancio aziendale. Certamente poco importa agli 8.000 dipendenti licenziati degli obiettivi di casa Heineken, il quale risparmierà attraverso i tagli 420 milioni di Euro e oltre 350 milioni di Euro di spese accessorie future per il personale.

Gli 8.000 licenziamenti, di cui 2.000 solo in Italia, riguarderanno dipendenti della sede centrale, degli uffici regionali e dei piccoli stabilimenti. Non sono chiari però i dettagli del benservito di massa Heineken, considerando che diversi paesi come l’Italia hanno bloccato i licenziamenti alle imprese per Covid-19.

Il punto sulla situazione

ciotola con bottiglie heineken

La notizia sicuramente è destabilizzante! Fino a qualche tempo fa, infatti, si credeva che proprio la birra industriale, grazie alla Grande Distribuzione, avesse trovato una specie d’immunità alle pensanti ripercussioni economiche del virus. Ripercussioni subite in pieno dai birrifici artigianali, costretti a patire il fermo dell’Ho.Re.Ca a cui sono incondizionatamente legati.

Certamente il contesto pandemico ha incentivato lo sviluppo di ulteriori mezzi di vendita, quali piattaforme web e app di e-commerce e servizio d’asporto. Tuttavia bisogna essere realistici e considerare bene la triste realtà. Nonostante, infatti, l’enorme potenziale di questi strumenti, attualmente fungono solo da pezza per tamponare una falla che non accenna a diminuire!

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L’accaduto che unisce la multinazionale Heineken al Covid-19 è solo l’ennesima goccia che fa traboccare un vaso ormai colmo, il quale sottolinea le debolezze di un sistema saldamente legato a pub, bar e ristoranti. Essenziali a quanto pare non solo per la birra artigianale, come finora asserito, ma anche per quella industriale.

Buona birra a tutti.



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