Rochefort: La birra trappista di Notre-Dame de Saint-Remy è salva!

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Rochefort: La birra trappista di Notre-Dame de Saint-Remy è salva!
Rochefort: La birra trappista di Notre-Dame de Saint-Remy è salva!

Sono anni (esattamente 10) che dura l’eterna battaglia legale tra il gruppo minerario Lhoist e i monaci trappisti di Rochefort. Un duello capitolato sempre a favore dei trappisti, che continuano a difendere con le unghie e con i denti l’acqua della sorgente Tridaine, da secoli utilizzata per realizzare la birra trappista Rochefort. Ma qual è il motivo di questa intricata diatriba?

Rochefort VS Lhoist: l’infinita disputa per la fonte Tridaine

Fonte Tridaine utilizzata per realizzare la birra trappista Rochefort

Il monastero di Notre-Dame de Saint-Remy di Rochefort (nel sud del Belgio) detiene, sin dal 1833, il diritto di servitù sulla fonte di Tridaine, sorgente che nella fattispecie è di proprietà di Lhoist (azienda con 100 filari in 25 paesi che da lavoro a oltre 6.000 persone, di cui 150 sono impiegate nella cava adiacente all’abbazia).

Considerando il diritto di proprietà, il gruppo minerario rivendica da anni la necessità di ampliare la cava per proseguire l’estrazione calcarea, attività che altrimenti è destinata a interrompersi a partire dal 2022. “La galleria attuale è già artificiale – puntualizza Jean Marbehant, responsabile comunicazione Lhoist -, noi vorremmo canalizzare l’acqua per aumentare la nostra capacità di estrazione“.

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Una richiesta a cui i monaci di Rochefort si sono sempre opposti, perché convinti che un intervento così invasivo potrebbe compromettere la composizione dell’acqua, mutando di conseguenza la qualità della loro birra trappista. A questo la Lhoist risponde con una serie di perizie, le quali affermerebbero che i lavori di ampliamento non produrrebbero alcun effetto negativo alla composizione della sorgente. Tuttavia i frati sono sempre dimostrati scettici e fermi sulle loro affermazioni.

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Tutto ciò ovviamente ha dato inizio a una serie di contrasti che hanno portato le due parti a risolvere il diverbio per vie legali. Così, dopo l’agitazione manifestata dai monaci nel 2014, le istituzioni della Vallonia revocano il permesso a Lhoist di procedere con i lavori, facendo forza su alcune formalità burocratiche erroneamente presentate dal gruppo minerario.

Lhoist di conseguenza presentò una nuova documentazione, questa volta priva di inesattezze, ma ancora una volta i monaci ebbero la meglio. Dettaglio che si ripete nuovamente con la sentenza di qualche giorno fa, in cui la Corte d’Appello di Liegi conferma la tutela sulla sorgente di Tridaine.

Dopo questa ulteriore conferma legale, per i monaci produttori della birra trappista di Rochefort manca solo l’ultimo passaggio in Cassazione che, senza altri colpi di scena, metterebbe il punto definitivo sulla questione.

Buona birra a tutti.

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