Hop Tony, Hop! La prima birra con solo luppolo autoctono italiano

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Hop Tony, Hop! La prima birra con solo luppolo autoctono italiano
Hop Tony, Hop! La prima birra con solo luppolo autoctono italiano

La birra Made in Italy ha fatto davvero passi da gigante, risultando di fatto una bevanda apprezzata da tutto il panorama birraio mondiale. Merito della passione con cui gli addetti ai lavori hanno affrontato questa cultura d’oltre confine, ma anche dell’utilizzo di materie prime eccellenti che hanno trovato nel tricolore una nuova vita. Dopotutto l’Italia è da sempre la culla dei migliori prodotti derivanti dalla terra, ed è per questo che molte aziende hanno investito nell’agricoltura contribuendo alla valorizzazione e alla distribuzione di questi rari tesori. Tra i prodotti che vantano nel proprio DNA la qualità italiana c’è la “Hop Tony, Hop!“, birra realizzata con luppolo autoctono dal Birrificio Italiano in collaborazione con l’Italian Hops Company.

Il progetto

Italian Hops Company

Il progetto che ha portato l’Italian Hops Company a isolare varietà di luppolo autoctone nasce nel 2011, grazie alla collaborazione col Comune di Marano sul Panaro (MO) e l’Università degli studi di Parma.

Nel 2012 inizia ufficialmente la coltivazione di trecento piante di luppolo, adagiate su un terreno drenante e sabbioso prossimo alle rive del fiume Panaro. Tra le piante, provenienti da una raccolta su scala nazionale che comprendeva diverse varietà selvatiche, si contavano una settantina circa di genotipi di luppolo autoctono reperito in provincia di Modena, ma anche di altre località regionali e non.

Un tuffo nel passato

In Italia, oggi, non esistono produzioni di luppolo nostrano! Tuttavia tra il XVII e il XIX secolo, proprio nel territorio di Marano, si registrò un’intensa coltivazione di questa pianta.

Tale coltivazione interessava la famiglia Montecuccoli, fedele alla corte d’Austria e alla famiglia d’Este, che nel 1630 era proprietaria delle terre modenesi. Il maggiore esponente dei Montecuccoli fu Raimondo che, oltre ad essere un valoroso ufficiale dell’Impero d’Austria, si rivelò abile nel far prosperare il proprio feudo.

L’influenza asburgica sulla tenuta interessava diversi ambiti, spaziando dalla politica alla cultura, fino a coinvolgere anche le abitudini alimentari. Infatti è dalla passione dei Montecuccoli verso la birra, che si avviò la coltivazione di luppolo proveniente dai campi imperiali.

Dal progetto alla Hop Tony, Hop!

I frutti di questo interessante progetto, che rispolverano un pochino le radici e i sapori di una bevanda timidamente prodotta anche in Italia, hanno portato alla nascita dei luppoli autoctoni Æmilia e Futura utilizzati nella Hop Tony, Hop!.

Si tratta di una bevanda che segna una svolta decisiva sul concetto di “birra italiana“. L’utilizzo di questi antichi prodotti del territorio in ambito birraio avvalora la produzione artigianale, che mette in mostra una prerogativa importante e imprescindibile di cultura e tipicità territoriale.

Birrificio Italiano

Prodotta dal Birrificio Italiano è una birra a bassa fermentazione e dal colore dorato, che attraverso delicate note di cereale, esalta i sentori del luppolo. Per apprezzarne a pieno le diversità organolettiche di questi preziosi e antichi ingredienti, la cotta della Hop Tony, Hop!, è stata divisa in due lotti: uno con l’Æmilia e l’altro col Futura. Entrambi i luppoli utilizzati in dry hopping.

Attualmente come riferisce lo stesso Birrificio Italiano, essendo una birra speciale, la Hop Tony, Hop! sarà distribuita su scala nazionale solo in fusti e nei locali partner del birrificio comasco. Ma è bene controllare sempre lo shop, chissà magari la si potrà ritrovare anche online.

Buona birra a tutti.

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