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Torched Earth Ale: Un salto nel futuro per assaggiare la birra che fa schifo!

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Torched Earth Ale: Un salto nel futuro per assaggiare la birra che fa schifo!
Torched Earth Ale: Un salto nel futuro per assaggiare la birra che fa schifo!

Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), con lo scopo di sensibilizzare il mondo intero a rispettare l’ambiente e il suo delicato equilibrio. Un equilibro che ormai inizia a sgretolarsi, portando il pianeta Terra a un punto critico di non ritorno. E’ logico quindi pensare che il tempo stringe e che tutti, nel nostro piccolo, dobbiamo fare qualcosa. In primis le grandi aziende inquinanti, di cui il 70% non possiede ancora un piano climatico adeguato per l’anno 2030. Scadenza imposta dagli scienziati, convinti che per quella data il cambiamento del clima sarà irreversibile. Ma come comprendere seriamente il grave pericolo che stiamo correndo? Ci pensa il New Belgium Brewing che, in concomitanza con la Giornata della Terra, presenta la sua Torched Earth Ale, una birra che fa schifo e simboleggia una conseguenza del prossimo futuro se non ci affrettiamo a proteggere il pianta su cui viviamo.

Ritorno dal futuro: la birra potrebbe fare schifo come la Torched Earth Ale!

Lo so, è difficile sia dirlo che pensarlo, ma il cambiamento climatico potrebbero compromettere anche l’elegante gusto della birra. A proiettarci in questo triste e surreale futuro è l’idea del del birrificio New Belgium Brewing di Fort Collins Colorado (USA) che, in occasione della Earth Day, propone la Torched Earth Ale (letteralmente “Birra della Terra bruciata”), nuova versione del suo prestigioso marchio Fat Tire.

Ma perché tanta crudeltà? “Per illustrare come sarà il futuro della birra se non facciamo in modo che più aziende si impegnino in un’azione aggressiva per il clima, abbiamo prodotto Torched Earth Ale – affermano dal birrificio -. Questa birra utilizza il tipo di ingredienti che sarebbero disponibili in un futuro devastato dal clima… e sono tutt’altro che ideali.

Sono stati impiegati malti affumicati ottenuti da cereali resistenti alla siccità come miglio e grano saraceno. Questi sono più facili da reperire rispetto al classico orzo e rappresentano l’effetto devastante che gli incendi avranno sulle riserve idriche. Al posto dei luppoli si utilizza il dente di leone, fiore particolarmente comune e resistente, unitamente all’estratto industriale di luppolo per simboleggiare l’ingrediente di ultima generazione dalla bassissima qualità.

Il risultato? Una birra pessima, dal colore scuro e aromi affumicati. “Anche se tecnicamente è birra, non è eccezionale – rivelano dal New Belgium Brewing -. Anche se la birra sarà l’ultima delle nostre preoccupazioni in una crisi climatica totale, in fondo siamo birrai e non riusciamo a immaginare un mondo di ‘birra bruciata’ come questo. Ecco perché dobbiamo agire ora.

Per chi volesse fare un salto nel futuro, la pessima Torched Earth Ale è disponibile in quantità limitata sullo shop e presso i punti vendita fisici del birrificio. I profitti generati da questo prodotto andranno a beneficio di Protect Our Winters (POW).

Buona birra a tutti.

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