Home News Quanta birra si può bere al giorno? Tutta la verità sul suo...

Quanta birra si può bere al giorno? Tutta la verità sul suo consumo!

2
Quanta birra si può bere al giorno? Tutta la verità sul suo consumo!
Quanta birra si può bere al giorno? Tutta la verità sul suo consumo!

Dalla storia ricca e particolarmente affascinante, la birra è stata per secoli considerata un elisir dalle mille proprietà benefiche. Nel tempo ovviamente questa bevanda si è modificata e la tecnologia ha contribuito ad affinare sapori, aromi e colori. Ma si modifica anche la reputazione di questo prodotto, rappresentando a tutti gli effetti il simbolo per eccellenza della convivialità e della spensieratezza nella contemporaneità.

Si tratta per l’appunto di un elemento imprescindibile sia delle tremende giornate afose dell’estate, che delle serate di relax e raccoglimento tra amici e conoscenti. Eppure, nonostante sia tra le bevande più amate di sempre, la birra è spesso oggetto di tante perplessità.

Esiste infatti, chi sostiene che faccia bene, chi ribadisce che faccia male e chi la classifica come una bevanda altamente calorica e che quindi faccia ingrassare tantissimo. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta solo di pensieri e parole dette un po’ a caso, ma i dubbi comunque sono parecchi e permangono. Quale sarà la verità su questa bevanda? Quanta birra si può bere al giorno? Il suo consumo può seriamente compromettere la salute? Vediamo, come sempre, di fare un po’ di luce!

Indice dei contenuti

    La birra fa male?

    Iniziamo subito col dire che, bere una quantità smisurata di birra, non fa bene alla salute! Questa purtroppo è la cruda e scomoda verità che tante volte viene omessa o semplicemente raccontata a metà. Ma vediamo di capire il motivo per cui l’eccessivo consumo di questa bevanda è vivamente sconsigliato.

    La birra, nonostante le proprietà tanto decantate, è una bevanda alcolica e pertanto non certamente indispensabile al corpo umano. La causa sta proprio nella presenza di etanolo che, nell’abuso, può essere responsabile di gravi alterazioni strutturali del sistema nervoso, con l’insorgenza di disturbi cardiaci e vascolari.

    L’abuso di alcol, per di più, va a compromettere le regolari funzioni epatiche (il fegato è l’organo che ha il compito di metabolizzare l’etanolo) e pancreatiche. Provoca inoltre problemi a livello sessuale, con calo della libido, infertilità e impotenza, oltre che alterare le funzioni del sistema digerente e immunitario. Mentre durante la gravidanza, l’alcol è altamente sconsigliato, non tanto per la salute della madre, quanto per quella del feto. L’etanolo infatti potrebbe causare malformazioni fetali, oltre che incentivare la possibile tendenza, in età adulta, al consumo di alcolici.

    Va tuttavia ricordato (per onor del vero) che, come per ogni eccesso, i disturbi sopracitati riguardano principalmente l’abuso e quindi non certamente attribuibili a un consumo sporadico o moderato della birra.

    Quanta birra si può bere al giorno?

    Dopo aver appurato quali sono i reali disturbi e i pericoli legati all’eccessivo consumo di alcol, cerchiamo di capire effettivamente quanta birra si può bere al giorno, senza che quest’ultima risulti particolarmente dannosa all’organismo.

    La dose giornaliera che mette d’accordo un po’ tutti i nutrizionisti, variabile ovviamente all’età e allo stato di salute del consumatore, si attesta tra i 300 e i 400 ml di birra. In tali dosi la birra si rivelerebbe addirittura benefica, grazie agli ingredienti con cui viene realizzata, i quali apportano preziose vitamine del gruppo B, sali minerali, zuccheri, sostanze azotate, tannini, destrine e acidi derivanti da malto e luppolo.

    Va detto però, che la birra possiede anche un certo tenore energetico, compreso (per birre con gradazione alcolica mediamente di 5 %vol) tra 30 e 60 kcal per 100 ml (le calorie aumentano all’aumentare del grado alcolico). Un valore calorico che, a differenza del vino o altri super alcolici, non deriva esclusivamente dall’alcol (prodotto dal lievito durante la fermentazione), ma si compone anche da destrine e sostanze proteiche (tra cui gli otto amminoacidi essenziali) caratterizzanti la birra.

    Quindi, sempre per onor del vero, cosa dire alle correnti che classificano questa bevanda particolarmente grassa? La birra non è una bevanda light! Tuttavia un bicchiere di birra media (5 %vol) contiene meno calorie di altre bevande analcoliche gassate o di un semplice succo di frutta.

    E dell’etanolo, in considerazione a quanta birra si può bere al giorno, cosa ne rimane? Secondo il Ministero della Salute, il quale precisa che non esiste un’assunzione di alcol sicura e raccomandabile, il consumo (durante i pasti) è considerato a basso rischio di:

    • 2 unità alcoliche al giorno per l’uomo di età compresa tra i 18 e i 65 anni;
    • 1 unità alcolica per le donne e per le persone con più di 65 anni.

    N.B.: Unità alcolica (U.A.) è pari a 12 grammi di alcol puro. La capacità di metabolizzare l’alcol varia in base al genere, all’età e alle condizioni di salute, insieme ad alti fattori individuali. Durante la guida, inoltre, va assolutamente evitato.

    In base alle precisazioni del Ministero si denota che, rispetto ad altri alcolici, la birra rientra tra le bevande a minore concentrazione di etanolo. Approssimativamente una lattina di birra da 4,5%vol (330 ml) contiene 12 grammi di alcol puro.Tale concentrazione alcolica è riscontrabile in 125 ml di vino (12°) o in 40 ml di liquore (40°).

    Non è solo alcol: Le proprietà benefiche della birra!

    Abbiamo parlato degli effetti negativi derivanti dall’abuso di alcol e di quanta birra si può bere al giorno. Tuttavia va detto che, nonostante la gradazione alcolica, la birra è davvero tanto altro. Essa non si contraddistingue esclusivamente per la grande varietà di aromi e sapori, ma anche per le particolari proprietà benefiche che possiede.

    La birra si realizza sostanzialmente con quattro ingredienti: acqua, malto, luppolo e lievito. Componenti utilizzati in ogni ricetta e che per questo si considerano “essenziali”. Ebbene, da ognuno di questi ingredienti, la birra acquisisce determinate qualità e proprietà, che rendono questa bevanda unica nel suo genere.

    Tali proprietà sono state il fulcro di diversi studi scientifici, dai quali emerge come, in modiche quantità di assunzione, la birra aiuti a ridurre, unitamente a uno stile di vita sano, il rischio di malattie cardiovascolari. Nello specifico questa bevanda consente di preservare le lipoproteine (considerate “il colesterolo buono“), migliorando di fatto la circolazione sanguigna. La presenza di vitamine del gruppo B (derivanti dal malto), per di più, previene l’aumento dell’omocistrina, possibile causa di patologie cardiache, e preserva l’invecchiamento dell’intestino, mentre le fibre solubili dei cereali favoriscono le regolari funzioni digestive.

    La birra è utile alla prevenzione del diabete. Questa bevanda, infatti, secondo le ricerche pubblicate sul British Medical Journal, consumata durante i pasti, grazie alla scarsa concentrazione di zuccheri, non influirebbe nell’innalzamento dei livelli di insulina.

    Il consumo moderato di birra, inoltre, previene la formazione di calcoli biliari e dell’osteoporosi. Ricerche pubblicate sull’America Journal of Epidemiolog attesterebbero che il basso contenuto di calcio e la significativa presenza di magnesio, siano fattori preventivi contro la formazione di calcoli biliari e renali. A questi benefici si aggiungono anche i principi attivi del luppolo, i quali andrebbero a prevenire il rilascio di calcio dalle ossa.

    Il luppolo, per di più , possiede proprietà analgesiche, anti-ossidanti, antidepressive e antinfiammatorie. Inoltre grazie allo Xantumolo (flavonoide), questo fiore è considerato un ottimo rimedio per prevenire gravi malattie, andando a ridurre la formazione di vasi sanguigni difettati, e quindi contrastando la crescita e la diffusione di cellule, che fanno di determinate patologie il loro punto di forza.

    Bere birra, in modiche quantità, giova anche nel sesso. Questo grazie alla presenza di fitoestrogeni (estrogeni naturali), che aiutano a combattere problemi di eiaculazione precoce. Inoltre la presenza di ferro in questa bevanda, incentiva la produzione di globuli rossi, favorendo di fatto un’erezione più facile e frequente.

    Il consumo? Meglio se birra artigianale di qualità!

    Alla luce di quanto detto, la birra è una bevanda particolarmente povera di alcol. Si tratta per l’appunto di un prodotto costituito da una cospicua quantità di acqua (oltre il 90%) e da altri semplici e sani ingredienti come cereali e luppoli.

    Grazie a questi componenti, quindi, la birra risulta altamente dissetante e, se bevuta nelle giuste dosi, può apportare determinati benefici al corpo umano. Tuttavia va detto che, nonostante sia un prodotto realizzato sempre dai medesimi elementi, ci sono birre e birre, e alcune si rivelano decisamente migliori di altre.

    Naturalmente ci riferiamo alle pregiate birre artigianali, sebbene anche tra i prodotti industriali è possibile reperire qualche esemplare di buona qualità. Ma per quale motivo la birra artigianale, solitamente, è migliore di quella industriale? (Leggi anche l’articolo Birra industriale e artigianale: Bevande simili ma non troppo!)

    Una delle differenze più sostanziali che contraddistingue un prodotto industriale da uno artigianale è sicuramente l’attenzione sulla scelta degli ingredienti. Le grandi multinazionali del settore tendono solitamente a ottenere il massimo profitto limitando le spese di produzione. Un dettaglio non da poco, che molto spesso si traduce in una scelta di materie prime qualitativamente inferiori rispetto a quelle impiegate da un birrificio artigianale.

    Un’altra diversità, capace di definire una bevuta differente e non standardizzata del prodotto, riguarda la pastorizzazione. Benché si tratti di un processo che incise radicalmente sulle modalità produttive della birra, la pastorizzazione influisce sulla struttura organolettica di questa bevanda considerata per antonomasia “viva“. Viva perché i lieviti presenti in sospensione dopo la fermentazione della bevanda continuano la loro azione anche dopo l’imbottigliamento, affinando di conseguenza gli aromi e i sapori della birra (maturazione).

    Al processo di pastorizzazione, nei prodotti industriali si aggiunge anche la microfiltrazione, una pratica con finalità più estetiche che funzionali. Attraverso questa procedura si aumenta la limpidità, migliorando di conseguenza la stabilità strutturale della birra.

    Nella birra artigianale, invece, la microfiltrazione non viene praticata, in quanto particelle di lievito e altri componenti residui responsabili talvolta di una certa torbidità, concorrono alla definizione organolettica del prodotto, fornendo di conseguenza una maggiore complessità e profondità a questa splendida bevanda.

    Buona birra a tutti.

    2 Commenti

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Exit mobile version